Nel mese di dicembre 2021, la Commissione europea ha pubblicato
una nuova analisi dei dati sulla
mortalità stradale nell'UE che mostra quali modalità di trasporto sono responsabili dei diversi
livelli di dannosità.
Questa infografica mostra il tipo di utente della strada e l'altro "veicolo principale" coinvolto nell'incidente. I dati utilizzati sono del 2019 in quanto i dati dettagliati per il 2020 non sono ancora disponibili. L'analisi mostra che i decessi si verificano prevalentemente in collisioni che coinvolgono auto e camion ed emerge la necessità di aumentare la protezione degli utenti della strada vulnerabili come pedoni e ciclisti.
Matthew Baldwin, coordinatore della sicurezza stradale della Commissione europea, usa il termine "utenti della strada di valore" per questi gruppi, perché camminare e andare in bicicletta contribuiscono anche a ridurre l'inquinamento atmosferico, la congestione e il cambiamento climatico, oltre a ridurre i danni complessivi dell'incidentalità in termini di lesioni e morte.
Le politiche dell'UE si stanno già orientando verso questa direzione con le nuove misure obbligatorie di sicurezza dei veicoli introdotte dal regolamento sulla sicurezza generale. Gli utenti vulnerabili devono anche essere presi in considerazione sistematicamente dai paesi quando applicano la direttiva sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali, sebbene ciò non si applichi a tutte le strade.
Nelle aree urbane,
ETSC ha a lungo sostenuto una
gerarchia di priorità a triangolo inverso con gli utenti della strada vulnerabili in cima, seguiti dal trasporto pubblico, con il trasporto motorizzato privato in fondo. La realtà nella maggior parte delle città europee oggi è ancora l'opposto, ma ci sono segnali che questo sta cambiando. A Bruxelles il passaggio a un limite di velocità predefinito di 30 km/h in tutta la città sembra già dare i suoi frutti, secondo i primi dati. Parigi ha fatto una mossa simile e la Spagna vuole che tutte le aree urbane utilizzino questo limite entro la prossima estate. Questo è un buon inizio, ma anche infrastrutture più sicure come piste ciclabili separate, utilizzabili anche da nuovi tipi di veicoli come i monopattini elettrici sono essenziali per creare un sistema di trasporto sicuro e funzionante per tutti.