Indietro

Renato Villalta: “Usare la bicicletta per comprendere il mondo”

​​Salute e benessere richiedono l'utilizzo mezzi di trasporto “dolci", che per di più ci guidano nella comprensione del mondo. Parola di atleta: Renato Villalta, presidente della Virtus Pallacanestro Bologna ed ex cestista, racconta la sua passione di runner e come gli spostamenti quotidiani possono servire a mantenersi in forma.

Passato dalla pallacanestro alla corsa, mantenendo intatta la passione per la sua Pinarello, Villalta ci parla di atleti, tifosi e di un modo sano per portare sport e movimento fisico nella quotidianità.

  • Per un uomo di sport come lei immaginiamo che mobilità e movimento siano sinonimi di benessere, ma non tutti i tifosi sono anche sportivi​: gli amanti della pallacanestro che tipi sono?

Cerco sempre di tenermi in movimento. Come credo si sappia, dopo aver lasciato l'agonismo e aver continuato per alcuni anni a praticare il basket con gli amici, ho scoperto il piacere di correre. E davvero è stata una scoperta, considerando che quando dovevo farlo da giocatore, durante la preparazione, non mi piaceva particolarmente. Invece, negli anni sono diventato addirittura maratoneta… Sì, è qualcosa che mi fa stare bene, anche mentalmente, e quando devo rinunciare a una corsa con gli amici lo faccio sempre a malincuore. Gli amanti della pallacanestro sono sportivi veri, innanzitutto, innamorati di quello che io considero un gioco meraviglioso. Ed essere sportivi è uno stato mentale, principalmente. Qualcosa che serve nella vita, non solo su un campo o in una gara.

  • Secondo una recente ricerca dell'Osservatorio Linear, per gli italiani il mezzo più smart per viaggiare è la bicicletta, si riconosce anch​e lei in questo ritrovato spirito sportivo degli italiani?

Noto con piacere che il trend sta diventando questo. Anche qui a Bologna, dove proprio in questi giorni si stanno potenziando le piste ciclabili, e dove l'amministrazione sta lavorando per far capire alla comunità l'importanza di muoversi con un mezzo non invasivo e che favorisca un'idea di movimento per la salute. Credo molto in questo, la cultura del “wellness" si conquista anche con piccoli gesti quotidiani.

  • Ha in programma (o le piacerebbe organizzare) un viaggio? Di quali mezzi di trasporto pensa di avvalersi?

In questo momento mi sto riposando dalle fatiche di un'annata molto intensa, vissuta su diversi fronti, quello lavorativo e quello sportivo, dove ho chiuso la mia prima stagione da presidente della Virtus. Così, ho scelto giornate tranquille nella nostra Riviera. Ma viaggiare mi piace, l'ho fatto spesso per piacere personale e anche seguendo la mia passione di runner, andando a correre maratone in giro per il mondo. Dunque viaggio in aereo, per lavoro uso molto il treno, mi piace anche guidare. Ma la bici è nei miei pensieri. Ho un modello da corsa, una Pinarello splendida, che vorrei poter usare più spesso…

  • Quando pensa alla bicicletta, qual è la prima parola, frase, impressione che userebbe per descriverla?

Un mezzo pratico e “pulito" per muoversi. Ma soprattutto per “conoscere". Viaggiare in bici è avere ritmi meno frenetici, dunque potersi soffermare sui dettagli, sui particolari. Ecco, forse in questo senso la bicicletta è un'occasione per capire meglio il mondo che abbiamo intorno… La definirei semplicemente così.​