In attesa di avere dati ufficiali riguardanti il 2019, la fotografia dell’incidentalità stradale in Italia si completa con i dati provinciali del 2018 che Aci–Istat hanno reso pubblici. Come sempre emerge una situazione non omogenea della sicurezza stradale italiana.
In questo quadro, un dato positivo: l’obiettivo europeo 2020 di
dimezzamento delle vittime della strada è stato raggiunto, anche se solo in sei province. Infatti,
Agrigento ha registrato con un calo del 78%, insieme a
Barletta-Andria-Trani (-66%),
L’Aquila e Campobasso (-52%),
Taranto (-51%) e
Terni (-50%), mentre nel nostro Paese, rispetto al 2010, il numero dei decessi per incidente stradale è diminuito, in media, solo del 19%.
Positivi i dati anche di Modena e Foggia, dove si sono registrati 18 morti in meno, così come di Cuneo e Trapani (-16), Asti, Caserta e Taranto (-15). Negativi invece i numeri di Genova che primeggia nella classifica delle morti su strada (+37 vittime, a causa del crollo del Ponte Morandi), purtroppo accompagnata da Bari (+ 24 morti), Brescia (+22), Messina (+19), Chieti (+15) e Vercelli (+13).
Per quanto riguarda l’indice di mortalità Indice di mortalità Milano, Monza, Rimini e Ascoli-Piceno sono le province risulta inferiore ad 1 morto ogni 100 incidenti. Di segno opposto la situazione in altri parti d’Italia: Sud Sardegna (6,5 morti per 100 incidenti), Vibo Valentia (6,2), Vercelli (6), Benevento (5,3) e Catanzaro (5,1) sono le province in cui l’indice di mortalità è risultato più elevato (in media 1,9 morti ogni 100 incidenti).
In altre 12 province (Aosta, Sondrio, Rieti, Frosinone, Chieti, Caserta, Foggia, Potenza, Matera, Cosenza, Crotone, Enna) l’indice supera il valore di 4 morti ogni 100 incidenti, risultando (oltre Oristano), più che doppio rispetto alla media nazionale.
Una fotografia particolareggiata della sicurezza stradale italiana nel 2018, anno nel quale si sono registrati 172.553 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 3.334 decessi e 242.919 feriti. Rispettivamente 472 incidenti, 9 morti e 665 feriti, in media, ogni giorno.